ALIMENTAZIONE
SPORT
DIMAGRIMENTO
di Orazio
Paternò
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LA SILHOUETTE Nella fitta nebulosa delle diete di tendenza, fatte di ricette preconfezionate su un baracconismo culturale cronico, si parla di “adipe”, “calo della massa grassa” o tecnicismi ad effetto-specchietto come “lipolisi localizzata” puntando sempre il dito sul profilo estetico. Mai un riferimento, anche velato, al rapporto tra la salute e la localizzazione del grasso. Mai nessuno che metta per una volta da parte l’estetismo in nome del salutismo. Perché il grasso, quando si concentra all’altezza dei visceri, diventa un generoso produttore di molecole e ormoni infiammatori. Con una pessima ricaduta sulla salute del cuore e sulle aspettative di vita. L’uomo è tallonato da vicino da questa forma di ingrassamento (la “panza” sferica e rigida). Un fardello più facile da smaltire se sport e corretta alimentazione faranno capolino nella vita dell’addivanato. Ma con un lato oscuro sul versante salutistico: l’indolente ostinazione a “salvaguardare” il grasso viscerale come un bene di famiglia ridurrà le aspettative di vita. Statisticamente, diabete e infarto avranno la precedenza rispetto ai normopeso. La donna è generalmente meno esposta a zavorrare la pancia di grasso. Filogeneticamente. E la salute ringrazia. Ringrazia anche la cellulite che si vede destinare gran parte delle riserve adipose che ignoreranno (o quasi) il buzzo. È l’ingrassamento tipico della cosiddetta DONNA A PERA.
1.venga da 4-5 cicli di alimentazioni sbagliate 2. sia molto stressata 3. mangi davvero tanto 4. un misto di queste variabili Basta lo sguardo per verificare la funesta tendenza? Certo, ma meglio la verifica oggettiva con misurazioni della CIRCONFERENZA ADDOMINALE, IL RAPPORTO VITA/FIANCHI O IL RAPPORTO VITA/ALTEZZA. Quando uno o più di questi valori e rapporti aumentano sarà utile mettere in primo piano la salute. Che si sta compromettendo. Allo specchio ci penseremo poi… TABELLE UTILI
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