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PEDANE VIBRANTI? NO, GRAZIE…
Si sale sulla pedana, si assume la
posizione classica
a ginocchia semipiegate, si impugnano due appoggi per
l’equilibrio…e via! Parte
un treno di vibrazioni che, dai piedi, salgono su, su per tutto il
corpo. Pochi
minuti per tre volte a settimana e il gioco è fatto: forti,
magri e tonici
senza fatica alcuna. Si
è partiti dal principio che le vibrazioni stimolano la
microattività muscolare,
attraverso l’evocazione di piccolissimi cicli di
allungamento-accorciamento della
cellula muscolare della durata di pochi minuti a seduta. Questa sollecitazione
vibratoria ad alta
frequenza stimolerebbe una serie di risposte riflesse tra cui una
maggiore
attività contrattile della muscolatura (a 30Hz ed oltre), ma
anche un
rilassamento della muscolatura stessa (4-10 Hz) nonché un
maggiore deposito di
calcio sulle ossa e un incremento della produzione di ormoni
tonificanti e
bruciagrasso, come il testosterone e l’ormone della crescita
(Gh). Applicata
sugli atleti migliorerebbe la forza esplosiva degli arti inferiori
misurata nel
balzo con contro-movimento. Il
loro marcato effetto a favore dello scheletro impose le prime pedane
vibranti tra
gli astronauti russi per contrastare la perdita di massa ossea tipica
dell’ambiente
a gravità zero. Vero…?
Falso…? Effetti collaterali…? Vediamo cosa dicono
gli studi. Ma
prima ancora vediamo cosa succede a chi subisce le vibrazioni per
lavoro… Il loro marcato effetto a favore
dello
scheletro impose le prime pedane vibranti tra gli astronauti russi per
contrastare la perdita di massa ossea tipica dell’ambiente a
gravità zero. Le vibrazioni sul
lavoro… Tutti
subiamo vibrazioni nella vita quotidiana. Quelle dei mezzi di trasporto
in
particolare. Nulla di grave, se limitate nel tempo.
C’è, però, un livello di
vibrazioni, tipico dei lavori usuranti (operai con martelli pneumatici,
trapani,
guidatori di mezzi pesanti…) su cui la medicina del lavoro
ha snocciolato un
bel campionario di effetti collaterali: alterazioni vascolari,
osteoarticolari,
neurosensoriali. Le vibrazioni da lavoro possono toccare il sistema
neurovegetativo con nausee, sudorazione fredda e vomito (a causa della
stimolazione vestibolare). Oppure i sistemi gastrointestinale e
neuropsichico
(cefalee e vertigini), quello visivo e, per chi subisce le vibrazioni
da
seduto, la schiena (spondiloartrosi e lombosciatalgie). Insomma, sul
lavoro le
vibrazioni non sono certo dei toccasana, soprattutto per schiena,
sistema
nervoso ed occhi.
Bosco, noto fisiologo dello
sport in Italia e all’estero, partì dal principio
che lui stesso descrisse: “Durante
la locomozione, nella fase di contatto con il terreno, si genera un
treno di
vibrazioni che vengono trasmesse a tutto il corpo, dai piedi (15 Hz)
fino alla
testa (5 Hz), passando per gli arti inferiori, il rachide e il cranio.
Le
vibrazioni sono un forte stimolo per l'attività
osteoblastica ed hanno effetti
rilevanti sul sistema biologico. È stato riferito che la
potenza esplosiva del
muscolo estensore della gamba durante il salto migliora dopo 10 giorni
di
vibrazioni applicate a tutto il corpo per 10 minuti su soggetti
allenati”
(Bosco et al., Biologia dello Sport).
Infine, vediamo cosa
dice la pubblicità… · · Incremento
del coinvolgimento delle fibre muscolari. · Miglioramento
della circolazione sanguigna. · Aumento
dell'ossigenazione generale e periferica. · Incremento
dei livelli di testosterone. · Incremento
significativo dell'ormone della crescita GH. · Riduzione
del livello di cortisolo. · Miglioramento
dei riflessi posturali. · Miglioramento
della flessibilità e dell'elasticità muscolare. · Miglioramento
dell'equilibrio, della coordinazione e dell'arco di movimento. · Limitazione
della perdita di densità ossea. · Migliora
il drenaggio dei liquidi e delle tossine in eccesso. · Accelerazione
del metabolismo. · Aumenta
l'eliminazione della massa grassa. · Migliora le prestazioni sportive e aumenta il recupero muscolare dopo l'allenamento. La
parola alla scienza…
Compulsando gli studi
e, soprattutto, le review, ho navigato in un
oceano di conclusioni contraddittorie, sia a favore che contro le
vibrazioni,
oppure in una serie di “esami più approfonditi
sono richiesti” a conclusione di
prove troppo deboli per garantire certezza scientifica. Deboli a
causa di protocolli e metodi di indagine poco attendibili. Aggiungo che la
maggior parte degli studi sono legati alla
performance, più che al dimagrimento-tonificazione. Nel
campo degli sport
agonistici la bilancia pende leggermente a favore di un incremento di
performance
negli atleti di elite di specialità a carattere esplosivo
(pallavolo, sprint…),
per quanto persistano dei dubbi di un vantaggio rispetto ai metodi di
allenamento tradizionali (J Strength
Cond Res. 2009). I vantaggi
guadagnati pare siano
esclusivi tra gli atleti d’elite. Niente ciccia per gli
amatori o sedentari,
dunque. Poco o nulla, invece, si dice degli effetti collaterali sulle
popolazioni agonistiche, amatoriali o sedentarie. La più
esposta, quest’ultima,
ai danni delle vibrazioni che raggiungono con facilità occhi
e sistema nervoso
dato che non incontrano la resistenza modulatoria del massiccio sistema
muscolare dell’atleta. Uomini e donne di mezza età
sedentari che si
sottopongono a vibrazioni non possono beneficiare del sistema di
“ammortizzamento muscolare” che caratterizza
l’atleta. I vantaggi guadagnati
pare
siano esclusivi tra gli atleti d’elite. Niente ciccia per gli
amatori o
sedentari, dunque. Poco o nulla, invece, si dice degli effetti
collaterali
sulle popolazioni agonistiche, amatoriali o sedentarie. Benefici
per lo scheletro? Tra i primi
beneficiari delle vibrazioni furono gli astronauti
russi che avrebbero rallentato la perdita di calcio dalle ossa a causa
della
mancanza di gravità. Da qui l’applicazione alla
popolazione generale come mezzo
di prevenzione dell’osteoporosi. Eppure uno studio pubblicato
sulla rivista
“Bone”(Settembre2010)
negherebbe l’aiuto delle vibrazioni nei confronti
dell’osteoporosi nelle donne
in menopausa. Nonostante il riconosciuto aumento di forza che esse
produrrebbero. Di contro, nel Settembre 2010 la rivista
“Osteoporosis
International” riconosce l’abbinamento
vibrazioni-carichi elevati nel prevenire
la perdita di massa ossea da allettamento. Vibrazioni
e osteoporosi: dubbi tra le ricerche… Vibrazioni e
circolazione Esclusi i danni
“meccanici” al sistema oculare, vestibolare e
nervoso c’è anche un’importante
considerazione da fare. Tra le “virtù”
delle
pedane vibranti c’è anche quella di migliorare in
maniera significativa la
circolazione capillare. Pensiamo ad un problema tumorale conclamato o
latente.
Il cruccio dei ricercatori in oncologia è quello di togliere
“rifornimento”
alle cellule tumorali. Con le vibrazioni diamo cibo ematico alle
cellule
tumorali. Ammesso, ovviamente, che ci siano… Con le vibrazioni diamo cibo
alle cellule tumorali… Le
controindicazioni La rivista “Sport &
Medicina” riporta una serie di controindicazioni
che lasciano quantomeno
perplessi circa l’utilizzo delle pedane vibranti. I casi che
escludono l’uso
delle vibrazioni sono tanti da poter riconoscere quasi tutti noi in
almeno uno
di essi. Vediamo quali… · No alle vibrazioni
nell’immediato periodo
post traumatico e/o chirurgico · No alle vibrazioni se
si soffre di mal di
schiena · No alle vibrazioni in
caso di ernia al
disco · No alle vibrazioni
per gravi forme di
artrosi o scoliosi (> 20°Cobb) · No alle vibrazioni se
si soffre di cervicale · No alle vibrazioni se
si soffre di
patologie vascolari (emorroidi, vene varicose,
teleangectasie…) · No alle vibrazioni
per coliti severe · No alle vibrazioni in
gravidanza · No alle vibrazioni se
si usa la spirale
anticoncezionale · No alle vibrazioni
per patologie a carico
dell’apparato riproduttivo · No alle vibrazioni
per forme tumorali
(vedi sopra) · No alle vibrazioni
per prostatiti · No alle vibrazioni in
caso di epilessia o
spasticità · No alle vibrazioni
per patologie agli
occhi · No alle vibrazioni
per gravi patologie
cardiache come quelle a carico delle valvole cardiache · No alle vibrazioni
per chi prende farmaci
per trattare patologie legate alla coagulazione · No alle vibrazioni
per chi ha ginocchia
valghe o vare in modo accentuato Inoltre… · Fare attenzione e, in
alcuni casi, tenere
sotto stretto controllo medico in caso di artriti, stati acuti di
artriti
reumatoidi, stati infiammatori o infezioni acute, diabete, calcoli
biliari,
calcoli renali, impianti alle articolazioni, impianti metallici o
artificiali come
il pace-maker, trombosi, tromboflebiti, flebiti, ferite derivate da
interventi
chirurgici · Sono dichiarati
possibili episodi di
ematuria (sangue nelle urine) e alterazioni respiratorie (dolore
toracico) Basta
una bassa frequenza per avere i primi effetti,
anche se acuti, su molti organi interni. Da notare che le frequenze
“allenanti”
utilizzate nelle palestre e negli sport partono da almeno 30
Hz…
Tratto
da
“Sport
& Medicina”-Settembre-Ottobre 2009
Nei
miti che si aggirano tra i corridoi delle mirabilia vibratorie si parla
di
iperbolici aumenti dei valori ormonali. In particolare degli ormoni
utili alla
performance, alla forza e al dimagrimento (ce n’è
per tutti i gusti) come il
testosterone e il Gh (ma anche cortisolo, IGF-1, adrenalina). Eppure
non si
quantifica. Né si dichiara onestamente quanto sia difficile
il dosaggio
ormonale trattandosi di quantità infinitesimali
(microgrammi) e dalla vita
brevissima. Oppure quanto siano contraddittori gli studi a riguardo.
Vediamo
una rassegna di studi che dichiarano un rapporto favorevole tra
vibrazioni e
ormoni e studi che giungono a conclusioni opposte. Vibrazioni e produzione ormonale:
pro e
contro
A fronte di
risultati non sempre
confermati sia sulla performance (ma solo di atleti) che sul
trattamento o
prevenzione dell’osteoporosi o sull’effetto
dimagrimento/tonificazione/elasticità le pedane vibranti
espongono ad un
ventaglio così ampio di controindicazioni e possibili
effetti collaterali da
sconsigliarle decisamente.
Sotto trovate una serie di studi e review con un breve riassunto conclusivo per la maggior parte di essi C.Bosco, Marco Cardinale “Nuove frontiere dell’allenamento sportivo: le vibrazioni. Effetti sul comportamento meccanico del muscolo scheletrico” Giovanni
Posabella “Allenamento
vibratorio”, Sport
&Medicina, Settembre-Ottobre 2009 Review
-
Mikhael
M, Orr
R, Fiatarone
Singh MA.,
The
effect of whole body vibration exposure on
muscle or bone morphology and function in older adults: a systematic
review of
the literature, Maturitas. 2010
Jun;66(2):150-7. Epub 2010 Feb 19.
Review
-
Merriman
H, Jackson
K.,
The effects of whole-body vibration training in
aging adults: a systematic review, J
Geriatr
Phys
Ther. 2009;32(3):134-45
Deboli prove a
causa di protocolli e
metodi di indagine poco attendibili a favore di una modificazione
morfologica
sia muscolare che scheletrica indotta dalle vibrazioni
Review
-
Wilcock
IM, Whatman
C, Harris
N, Keogh
JW.,
Vibration training: could it enhance the strength,
power, or speed of athletes?, J
Strength Cond Res. 2009
Mar;23(2):593-603.
Qualche effetto
sulla forza massimale e sulla forza
esplosiva nei balzi con contromovimento (countermovement
jumps),
ma restano ancora aperti dubbi sulla maggiore efficacia sulle
performance degli
atleti rispetto ai metodi di allenamento tradizionali
Review-
Nordlund
MM, Thorstensson
A.,
Strength
training effects of whole-body vibration?
Scand
J Med Sci Sports. 2007
Feb;17(1):12-7.
Nessun effetto
migliorativo della forza tra gruppi di
controllo e chi utilizzava le vibrazioni in aggiunta
Review-
Rehn
B, Lidström
J, Skoglund
J, Lindström
B.,
Effects on leg muscular performance from whole-body
vibration exercise: a systematic review., Scand
J Med Sci Sports. 2007
Feb;17(1):2-11. Epub 2006 Aug 10.
La
review conclude che l’uso delle vibrazioni può
produrre a lungo termine
un’aumento della forza della gamba su persone non allenate e
donne anziane.
Eckhardt
H, Wollny
R, Müller
H, Bärtsch
P, Friedmann-Bette
B.,
Enhanced
Myofiber Recruitment During Exhaustive
Squatting Performed as Whole-Body Vibration Exercise, J
Strength Cond Res. 2010
Jul 17
Lo
squat ad esaurimento associato alle vibrazioni ha dimostrato, nei test
combinati di elettromiografia e lattato un maggiore reclutamento di
fibre
muscolari rispetto all’esercizio da solo
Roelants
M, Verschueren
SM, Delecluse
C, Levin
O, Stijnen
V.,
Whole-body-vibration-induced
increase in leg muscle
activity during different squat exercises, J
Strength Cond Res. 2006
Feb;20(1):124-9.
Come
sopra, le vibrazioni migliorano
l’intervento muscolare durante lo squat
Review
-
Luo
J, McNamara
B, Moran
K.,
The
use of vibration training to enhance muscle
strength and power, Sports
Med. 2005;35(1):23-41
L’abbinamento
allenamento+vibrazioni migliora la forza, ma con qualche beneficio solo
per atleti
di elite.
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