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DIETRO LE QUINTE DELLA MODA COME SI RIMETTONO IN FORMA LE MODELLE? Intervista a SARA FERRARIS SARA FERRARIS è una modella di origine pavese la cui carriera internazionale decolla in seguito a una proposta di lavoro per Elle Man dai lontani studi fotografici del levante (Cina) Da allora è seguito un profluvio di offerte per marchi di alto cabotaggio come Just Cavalli Profume, Us Polo Assn, L’Oreal Hair show, Guess; Chateaux d'Ax, Vodafone Campagne, Ryanair Campagne Worldwide, Armani Jeans Showroom e tanto altro… A differenza delle sue colleghe e a dispetto della sdutta silhouette si dichiara una buona forchetta Dunque un matrimonio ben riuscito tra allenamento e alimentazione, senza mai cedere a vizi o seduzioni modaiole dal fiato corto
Insieme a lei solleviamo il sipario su un rosario di strategie dalla grammatica scientifica anarchica in bilico tra chiacchiere da bar e veri e propri deliri ascetici
D. Sara, siamo tutti convinti che le modelle seguano allenamenti e
alimentazioni estremamente sofisticati, off limits per noi “umani”. È così? Per niente. Sono pochissime le modelle che seguono un regime alimentare regolare –possibilmente dettato da un nutrizionista - e si affidano alle mani di un personal trainer. La maggior parte di loro non ha l’ABC della cultura alimentare/sportiva. Naviga a vista con metodi improvvisati. Soprattutto le modelle dell’Est. Se c’è un impegno a breve scadenza, sono le prime a fare appello ai metodi più strambi per riguadagnare la “forma”. E denunciano l’assenza di cultura conviviale Ricordo che una volta, in Cina, condividevo l’abitazione con dieci ragazze. Quelle dell’Est non sedevano a tavola per pranzo o cena: aprivano il frigo e mangiavano in piedi quello che capitava. Nel volgere di pochi minuti
D. In questi anni da modella globalizzata hai assistito alle più
bizzarre liturgie salva-forma in pre-sfilata-shooting o fitting. Qual è stato,
secondo te, lo stratagemma più bislacco? D. A quali altre bislacche strategie salva-forma hai assistito o ti
sono state riportate dietro le quinte? Ecco, tra le idee messe in campo per salvare la nave prima di una sfilata il disordine regna sovrano. I casi che mi hanno fatto maggiore impressione sono: 1- colazione pranzo e cena solo spremuta di arancia e acqua. E se la fame si fa sentire mangiavano insalata scondita e come esercizio fisico fanno camminata veloce in salita sul tapis 3- colazione solo con caffè e miele; a pranzo solo insalata e cena con pesce. In più: acqua, caffè e litri di the verde Matcha (questa modella non era mai entrata in una palestra). Esercizio fisico: non pervenuto
D. E nel dopo-passerella? Si ritorna alla vita sregolata, tanto poi c’è
il metodo “fast”? Purtroppo sì. La loro vera fortuna è la genetica, offesa però da un pendolarismo perenne tra diete sbagliate e vita irregolare. È una cosa che mette il guinzaglio corto alla carriera. Tenere sempre un regime regolare mi ha invece allungato parecchio la vita professionale
D. Tra le modelle c’è la consapevolezza di andare oltre la bilancia e
non vedere il corpo come un sacco da svuotare e basta?
Be’, la gente associa la professione di modella a uno stile di vita salutare. Abbiamo visto che non è così, per quanto riguarda l’alimentazione e l’allenamento della maggior parte delle colleghe. A questo stile di vita butterato da cattive abitudini, molte aggiungo fumo e alcol. Così, per ghigliottinare definitivamente l’idea di uno stile di vita immolato alla salute e alla forma fisica Le creme “anticellulite” sono gettonatissime e ho assistito –anche nel caso di un modello- al siparietto di restare avvolti nel Domopak da mattino a sera per “perdere peso” velocemente |