grasso 2 - Alimentazione, Sport e Dimagrimento
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Ciao, sono il GRASSO

 

 

Sì, lo so. Mi odi. Sei sempre affaccendato a disfare quello che io ho pazientemente ordito. Allo specchio mi osservi in tralice. Pieghi la testa alla cintura e sento grondare litri di sconforto. Il tuo sguardo obliquo e carico di rancore mi fa sentire come uno sgradito compagno di viaggio e quando mi afferri ai fianchi, alle cosce o ai glutei sento le tue dita rabbiose che vorrebbero strapparmi come una striscia di velcro. Strrrap! E via un pugno di grasso e di disagio. Strrrrap! E via tre once di trigliceridi e tormenti…

 

Avevi comnciato a fare sport e a mangiare meglio. Per questo eravamo sull’orlo del divorzio, prima che il virus e la reclusione trasformassero le case in forzieri inespugnabili e  mi concedessero una clamorosa tregua. Movimento? Poco. Sedentarietà? Tanta. Quanto bastava per riprendere fiato e peso. E infrangere quella boriosa linea Maginot immaginaria che avevi imposto all’ago della tua bilancia. Rispettare quel confine avrebbe significato contenere i miei appetiti di espansione. Buoni propositi, sconfitti per ko dal confino domestico. Adoro madame Quarantena…

 

Certo, prima o poi riprenderai da dove eri rimasto. Agguerrito e appiattito in una sola parola d’ordine: smontarmi pezzo per pezzo a costo di adottare tecniche di ascetismo spinto e di scendere nella trincea dello sport estremo. Appeso ogni giorno al bollettino della bilancia

 

Speranza di cartapesta che segnerà una voce supplementare in quel tuo già vasto catalogo di disperazioni

 

Non riuscirai a liberarti di me in questo modo! Al limite, potrai vincere una battaglia nel breve periodo. Ma nel lungo periodo, se ti ostinerai ad aggredirmi con un esercito improvvisato e disorganizzato, mosso solo da pulsioni intestinali, questa guerra la vincerò io. Tornando ogni volta più forte di prima

 

Ma come è inziato il nostro rapporto? E perché è così difficile separarci?

Perché la nostra è una storia che affonda le radici lontano. È nata come una vera storia d’amore. Travolgente. Per migliaia di anni non potevamo fare a meno l’uno dell’altra. Poi, a un certo punto, qualcosa si è rotto…

 

Era l’alba dei tempi, quando io già ti facevo da “cuscinetto” ammortizzatore proteggendoti da urti e cadute e surrogavo l’assenza di poltrone e sofà ammorbidendo i tuoi glutei costretti a poggiare su pietre e rami d’albero

 

Non solo, ero anche la termocoperta per le tue braccia e le tue gambe che proteggevo dal freddo. Anzi, dal gelo. E isolavo le migliaia di terminazioni nervose che transitano sul tuo viso dai colpi feroci dei venti glaciali

 

Ho anche consentito la sopravvivenza della tua specie offrendoti delle energie a cui attingere nei momenti di carestia. Quanti bambini sarebbero caduti sotto i morsi della fame se le loro mamme non avessero potuto allattarmi grazie alla mia disponibilità? Niente, nessuna gratitudine. Solo rancore e discriminazione

 

Ecco, il nodo dei tuoi attuali  risentimenti nei miei confronti sta tutto lì: il talento che ho maturato nel capitalizzare quello che mangi e convertirlo in buoni del tesoro adiposi. Per affrontare i momenti di carestia e permettere alle donne di portare avanti una gravidanza con successo

 

 

Come dici? Le carestie non ci sono più e non hai più bisogno di me? Eh no, caro! Ho impiegato migliaia di anni ad allestire un sistema di protezione per scortarti fino ai giorni nostri! Ho messo in campo delle guarnigioni di enzimi e ormoni estremamente efficienti allo scopo, come le truppe di LPL (lipoprotein-lipasi) disposte soprattutto nei vasti territori gluteo-femorali, dove collaborano con i soldati scelti Estrogeno e Progesterone

 

Ho fatto in modo di mettere in cassaforte la mia versione SOTTOCUTANEA (grasso sottocutaneo), soprattutto quella gluteo-femorale, riducendo il turn-over delle mie cellule (adipociti), distribuendo degli scudi (bassa sensibilità recettoriale, la chiamano!) contro gli attacchi di adrenalina e noradrenalina, ormoni-soldato addestrati a farmi fuori. E ho stretto un’alleanza con l’insulina, ormone che mi aiuta a crescere e a mantenermi florido perché qui, nel sottocutaneo, questo ormone (prezioso per altri fini) è particolarmente efficiente come operaio lipogenetico (“costruttore” di grasso). Se cerchi di demolire i miei contrafforti piantati in questi territori con l’artiglieria pesante di allenamento e alimentazione, farai molta fatica ad avanzare. In compenso, queste regioni controllate da me non sono una minaccia per la tua salute

 

Le cose cambiano quando alloggio nel reparto VISCERALE, sotto i muscoli addominali, avvolto attorno ai tuoi visceri. Qui il tuo sistema di attacco (adrenalina e noradrenalina messi in moto dall’allenamento e il deficit calorico a onde impiattato dall’alimentazione) fa breccia più rapidamente. E questo mi indispettisce parecchio. Al punto che qua, tra i tuoi visceri, ho messo a punto un sistema di ritorsione contro le tue ingloriose velleità di dimagrire: nel corso della mia vita produco una quantità impressionante di “mine anti-uomo”. Si chiamano CITOCHINE INFIAMMATORIE, insidiose molecole che fanno danni a lungo termine, come problemi cardiovascolari, insulino-resistenza, diabete di tipo 2 e alcuni tipi di tumore. Problemi simili te li provoco anche quando colonizzo il tuo fegato.

Non solo, il mio avatar viscerale, quando è florido e abbondante, apre i recinti degli acidi grassi liberi (FFA) lasciandoli scorrazzare nelle praterie ematiche. Si passa dal 5-10% di FFA ematici di origine viscerale in condizioni di normopeso, fino al 50% in condizioni di obesità. Il metabolismo si sposta verso di essi, distogliendo l’attenzione dagli zuccheri che si alzeranno cronicamente nel sangue. E tu pagherai con pesanti cambiali di iperglicemia, insulino-resistenza fino al diabete 2.

Posso contare sempre su un fedele alleato, IL CORTISOLO. Se il tuo stress o le tue cattive abitudini gli tolgono il coprifuoco (normalmente la sua attività è confinata alle prime ore del mattino), esibirà la sua faccia feroce erodendo i tuoi muscoli e aggiungendo mattoni di grasso al mio fortino viscerale

Potresti affrontare il cortisolo spostando lo stress di un allenamento pesante al mattino, il consumo di una colazione con un discreto carico glicemico che lo metta a tacere col favore dell’insulina e mettendo la mordacchia al carico glicemico la sera (per non interferire col prezioso lavoro notturno di Gh e glucagone). Ma vedo che ti ostini a non farlo. Grazie, per questo…

Potrei anche suggerirti quello che per me è un altro veleno, un’attività aerobica breve e intensa HIIT. Ma perché te lo dico? Mica che mi prenda sul serio e applichi davvero tutto questo. Sarebbe una sciagura per me…

Dimenticavo: se non riduci la mia massa all’altezza dei visceri, non potrai sdoganare l’ADIPONECTINA, una molecola che aiuta la combustione del grasso sottocutaneo. Senza falsa modestia,  i miei presidi viscerali condizionano la politica del tuo velleitario dimagrimento

 

 

  

C’è poi una parte di me che non dovrai mai demolire, pena la vita. Nella mie veste di GRASSO ESSENZIALE albergo tra organi interni, sistema nervoso e midollo osseo. Sono una ridotta praticamente inespugnabile.

 

Ho dei distaccamenti anche all’interno dei muscoli. Lì mi chiamano GRASSO INTRAMUSCOLARE e se le tue indolenti abitudini mi lasciano indisturbato per anni, metto dimora irreversibilmente. Mi indurisco, mi “marmorizzo” e sottraggo spazio destinato allo stoccaggio degli zuccheri (glicogeno)

 

Ho un’assicurazione contro i tuoi vergognosi attacchi alla mia integrità: si chiama FAT POINT. In pratica è un sistema di difesa di un livello di grasso ABITUALE, in nome del quale il sistema ormonale, vascolare, nervoso e connettivale hanno sviluppato una rete di mantenimento e di rifornimento. Sarà molto difficile per te smantellare tutta questo sistema di supporto maturato in anni di placida pigrizia. Se proprio, devi rassegnarti a piccole vittorie settimanali. Al massimo di mezzo chilo. Se non vuoi che la cosa ti si ritorca contro con una forte contrazione nella produzione del prezioso testosterone e con un’eccedenza di cortisolo

 

Posso anche avere dalla mia la genetica, quando quest’ultima mette molto in alto l’asticella del numero degli adipociti, le cellule che formano il mio tenero corpaccione. Ma sta a te tenere il DNA al guinzaglio corto, facendo movimento e mangiando decorosamente fin da piccolo. Altrimenti lascerai che io sfrutti lo stile di vita disordinato dell’infanzia e dell’adolescenza per portare a compimento la trascrizione di tutti gli adipociti possibili in programma per te. Da adulto li potrai sgonfiare recuperando quelle sane abitudini trascurate in gioventù, ma non te ne potrai mai liberare. Salvo l’intervento del cerusico dedicato alla rimozione forzata di intere isole di grasso

 

Devo dire che, nonostante la tua ostilità nei miei confronti, talvolta allaghi i miei adipociti di tenerezza. Come quando ti impunti nel cercare di emungere i miei graziosi adipociti solo in alcuni territori, vedi pancia, cosce e glutei con esercizi “mirati”. E via con serie infinite di addominali e di slanci degli arti inferiori, in ogni direzione.

Poi però ti accigli nel vedere mortificati i tuoi sforzi. Ma le evidenze c’erano già da parecchi anni. E portavano la firma autoriale di Katch et al. (1984), Vispute et al. (2011), Roby, Gwinup et al. (1971), Kostek et al. (2007)

 

Ti dirò…ci sono due cose che odio visceralmente:

 

  1. I MUSCOLI che si accaparrano quegli zuccheri (glicogeno) che probabilmente sarebbero stati dirottati ad alimentare la mia causa (e la mia crescita)
  2. I MITOCONDRI, veri e propri termovalorizzatori cellulari nei quali i miei acidi grassi vanno incontro a un tragico destino. Senza poterli neanche piangere…

 

 

 

 

 

Tu hai tutti i mezzi per rendere invincibili muscoli e mitocondri. Ma spesso non ti applici. E per questo non smetterò di ringraziarti. Anzi, per portarti fuori strada metto in giro delle fake news, come quella di fare attività aerobica al mattino a digiuno, usare dei termogenici e che basta camminare due o tre volte a settimana per togliermi di mezzo

 

Ma voglio venirti incontro e spiegarti  le inutilità di questi inciampi che spargo quando capisco che vuoi iniziare un percorso virtuoso

 

CAMMINARE come UNICO RIMEDIO

 

 

 
CONSUMO CALORICO della CAMMINATA (formula di Arcelli) su una persona di 65 kg

È una formula con un margine di errore del 10%. Un oceano in fisiologia, pochissimo alla luce dei conti

 

0.5 cal x peso corporeo x km

0.5 x 65 x 3 km x 3 volte a settimana = 292 cal = che, tradotte in grassi (si presume con una miscela metabolica del 50% zuccheri e 50% grassi) = 16.2 gr di grassi a settimana

 

CONSUMO di GRASSI della CAMMINATA (formula di Arcelli) su una persona di 65 kg

Peso x km / 35

Peso x km / 35 = 65 x 9 / 35 = 16.7 gr di grassi a settimana

 

Con questo ritmo ci vorranno 15 mesi per eliminare 1 kg di grasso. Un po’ poco…

 

ALLENAMENTO A DIGIUNO

Alzarsi alle 6.00 per andare a correre a digiuno pensando di “bruciare” molto più grasso che dopo colazione è un gioco tra l’autentico e il posticcio. Autentico perché è vero che così incremento il consumo di grassi di circa il 15-17%. È posticcio perché tradotto in grammi di grassi supplementari, beh…mi porto a casa un bottino davvero esangue: ben 2 grammi di grassi in più!

 

TERMOGENICI

Anche qua rischiamo di sbattere contro il muro dell’inutile, dato che i termogenici alzano la spesa calorica per poco tempo con un sussulto della temperatura corprea e un’accelerazione dei battiti cardiaci. In una settimana di integrazione “termogenica” ti porteresti a casa un misero bottino di circa 5 grammi di grassi “bruciati” in più

 

EPOC (Consumo di Ossigeno Post-Esercizio)

È il consumo calorico supplementare dopo l’attività fisica. È vero, esiste ed è stato misurato. Ma poi bisogna passare alla verifica pratica e alla quantificazione del fenomeno. Per non farci sgualcire l’umore dalla scoperta che…

 

EPOC PER L’ATTIVITÀ AEROBICA (esiste anche per i pesi)

 

< 65% della frequenza cardiaca massima fatta per meno di un’ora = + 5 cal nel post-allenamento

> 65% della frequenza cardiaca massima fatta per più di un’ora = + 35 cal nel post-allenamento

> 85% della frequenza cardiaca massima fatta per più di un’ora = + 180 cal nel post-allenamento

 

Insomma, ti è possibile sfruttare la carta dell’EPOC, ma per intensità e durata devi esser quasi un atleta

 

 

FORTE DIETA IPOCALORICA

Ci hanno provato con gli obesi. Sotto controllo clinico. Li hanno portati da 3500 calorie giornaliere a 450 cal. Dopo un primo importante calo peso (acqua? grasso? muscoli?), il mio amico metabolismo ha drasticamente ridotto i consumi, fino al 40%. Lui sì che è furbo. Di fronte alla minaccia di una carestia si assetta in modalità “risparmio” e dirotta le poche risorse alla sopravvivenza. Addio alla sintesi proteico-muscolare - che non serve alla vita - così come stop agli estrogeni, dato che non avrebbe successo una gravidanza praticamente senza cibo. Peccato che senza gli estrogeni lo scheletro sia esposto a una decalcificazione selvaggia

 

COS’ALTRO TI DEVO DIRE? Non vincerai mai la causa di divorzio con me finchè ti affiderai a dei tentativi dimagrire che si scontrano contro il muro dell’evoluzione.

Non esistono guerre-lampo contro di me. Ho bisogno dei miei tempi per staccarmi da te. Non puoi lasciarmi così, da un giorno all’altro. Affidandoti solo all’istinto.

Mi allontanerò solo quando ti affiderai alla pazienza e alla ragione

 

 

FONTI

C. Suardi, O. Paternò, 2015 “Alimentazione e Composizione Corporea 2.0” Edizioni Sporting Club Leonardo Da Vinci

Katch & Mc ardle, 2001 “Alimentazione nello Sport”, Casa Editrice Ambrosiana

Acta Physiol Scand 1992; 144Suppl. 605: 1–70

J Am Diet Assoc. 1995 Dec;95(12):1414-7.